L’Ente Nazionale Protezione Animali, che ha già promosso un accesso agli atti in merito all’incidente che ha coinvolto un orso e un custode forestale nei boschi di Bleggio Superiore (Trento), impugnerà qualsiasi provvedimento contro l’animale, che con tutta probabilità sarà emanato nelle prossime ore dal presidente della Provincia di Trento. «Non ci facciamo troppe illusioni al riguardo. Sappiamo quanto il presidente Fugatti, il “giustiziere degli orsi” frema per perseguitare un altro esemplare, il terzo in pochi mesi dopo KJ1 e M90. Ovviamente – dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali – impugneremo ogni ulteriore atto ursofobico. Con l’auspicio che, come accaduto con le precedenti, TAR e Consiglio di Stato la sospendano». Peraltro – osserva sempre l’associazione animalista – la dinamica di questo incidente presenta tratti davvero singolari, poiché secondo la ricostruzione fatta in queste ore, l’orso avrebbe teso un vero agguato al custode forestale, aggredendolo alle spalle. Per il nostro Paese, secondo Enpa, si tratterebbe di un caso più unico che raro. «Per questo aspettiamo di conoscere la versione della Forestale. Al di là di questo singolo episodio – prosegue la Protezione Animali – è tutta la situazione del Trentino a presentare delle anomalie».
Come mai, si chiede l’associazione animalista, gli incidenti con gli orsi si verificano soltanto nella Provincia di Trento, mentre altri territori sono talmente all’avanguardia nella gestione dei plantigradi da averne fatto una vera eccellenza; una risorsa economica e un motivo di richiamo? Secondo Enpa, la risposta a questa domanda (retorica) va ricercata nell’incapacità gestionale del presidente Maurizio Fugatti che ha assegnato alla PAT un tristissimo primato: quello degli incidenti uomo-orso e degli esemplari mandati a morte. A fronte della provata incapacità del presidente Fugatti, l’Ente Nazionale Protezione Animali rinnova il proprio appello al ministro dell’Ambiente di avocare a sé la materia. «Signor ministro, nei giorni scorsi ha pronunciato pubblicamente parole di pace e convivenza nei confronti di questa meravigliosa specie. Siamo pertanto a chiederle di dare seguito a tali dichiarazioni e – aggiunge Enpa – di interessarsi personalmente al dossier “orsi del Trentino”, convocando quel tavolo che noi sollecitiamo ormai da oltre un anno e mezzo, vale a dire dalla triste morte di Andrea Papi».
Enpa rileva infine la coincidenza tra l’incidente di Bleggio Superiore e lo pseudo-referendum anti-orso convocato per domenica prossima in Val di Sole. Ovviamente la Protezione Animali augura al custode forestale di Bleggio una pronta guarigione.
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