La spinta era stata data dal consigliere comunale di Orizzonte Comune, Sebastiano Sassu, una proposta che la maggioranza che guida il Comune di Porto Torres aveva accolto con favore. Oggi il Piano di abbattimento delle barriere architettoniche è una realtà. Il consiglio comunale ha approvato lo strumento all’unanimità.
Attraverso i rilievi effettuati su tutto il tessuto urbano si è proceduto anche a una stima dei costi complessivi per gli interventi. Per gli edifici di proprietà comunale la spesa necessaria ammonta a circa 1 milione di euro, mentre nelle aree urbane, dove gli interventi sono stati valutati come prioritari, la spesa stimata è di circa euro 1 milione 178 mila euro a cui vanno sommati gli spazi pubblici per l’incontro e svago, quali piazze e giardini, per un importo di circa 64 mila euro. L’obiettivo è, quindi, quello di garantire il raggiungimento del massimo grado di mobilità nell’ambiente abitato.
«Guardiamo all’approvazione del Peba come un importante risultato ma soprattutto come un punto di partenza in quel cammino di civiltà che mira a rendere la nostra società sempre più accessibile e inclusiva. La piena soddisfazione si avrà quando la città sarà priva di barriere architettoniche e, intanto, abbiamo compiuto un primo passo fondamentale, frutto del lavoro di tutti i nostri uffici che hanno permesso di passare dall’enunciazione di principi all’individuazione delle problematiche, alla pianificazione e alla progettazione delle soluzioni». Così il sindaco di Porto Torres Massimo Mulas ha commentato il via libero del “Piano di abbattimento delle barriere architettoniche” da parte dell’assemblea civica nella seduta di giovedì 27 settembre.
Il Piano riflette, inoltre, l’attenzione della Commissione urbanistica presieduta da Gavino Sanna e il sentito interesse del consigliere Sebastiano Sassu. «Uno strumento importante – ha detto – che permetterà di intercettare e incanalare le risorse comunali, regionali e nazionali necessarie a rimuovere tutti gli ostacoli presenti nei marciapiedi». Il Comune turritano è uno dei pochi comuni in Italia ad aver scelto di dotarsi di dello strumento di analisi e programmazione che consente di pianificare una strategia che tenga conto di tutti i fattori limitanti e di tutti gli spazi nella loro interrelazione. Per la progettazione del Peba l’amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto un finanziamento regionale di 20.000 euro.
Grazie al piano, redatto dall’architetto Gavino Cau, si potranno coordinare e programmare interventi che consentano la creazione di un sistema urbano accessibile per tutta la popolazione partendo dall’analisi puntuale dello stato di fatto delle strutture, delle aree pubbliche e delle situazioni di impedimento, rischio e ostacolo per la fruizione degli spazi cittadini.
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