Dopo mesi di lievitazione, alla fine il rimpasto della giunta Frontini è uscito dal forno. Tuttavia non è da escludere che alcuni ingredienti, durante la cottura, si siano bruciati. E per questo, onde evitare pericolosi squilibri in una maggioranza già poco stabile, la prima cittadina è chiamata a risolvere gli ultimi rebus causati dalle dimissioni (come sono state definite ufficialmente) di Silvio Franco e Vittorio Sgarbi, che hanno spalancato le porte della giunta a Giancarlo Martinengo e Rosanna Giliberto.
Il valzer delle deleghe
Con l’addio di Franco, l’assessorato a turismo e sviluppo economico è scomparso. E già questo è un fatto inusuale, visto e considerato il programma elettorale di Frontini, in cui il turismo e lo sviluppo dell’economia locale occupavano una bella fetta. Le deleghe, o almeno quella allo sviluppo economico, ormai abbandonate dal professore Unitus potrebbero essere assegnate non a un assessore ma a un consigliere comunale, che diverrebbe di fatto un assessore ma senza godere dei benefici economici riservati ai membri della giunta. Uno dei nomi nel calderone per questo ruolo sarebbe quello di Marco Nunzi. Tuttavia il turismo e lo sviluppo economico, deleghe di peso, potrebbero essere trattenute dalla stessa Frontini, che ha ceduto ambiente e rifiuti a Martinengo. Se fosse così, Nunzi dovrebbe ottenere un’altra nomina, magari quella a capogruppo.
L’altro nodo da sciogliere riguarda le deleghe lasciate dall’altro assessore dimissionario, ossia Vittorio Sgarbi. Anche l’assessorato alla bellezza sarà soppresso, con la delega ai musei pronta a finire nelle mani di Alfonso Antoniozzi, il quale ha a sua volta ceduto l’educazione a Giliberto. Restano fuori i grandi eventi e proprio la bellezza, che potrebbero andare a Ugo Poggi, anche se la prima delega potrebbe essere appetibile pure per Nunzi.
Notaristefano declassata
Giliberto eredita anche i servizi sociali. In questo caso da Patrizia Notaristefano, non defenestrata ma declassata a deleghe, almeno sulla carta, poco incisive come città universitaria e ricerca e alle politiche del lavoro, agricoltura e contrasto allo spreco alimentare, politiche per l’occupazione; servizio civile, fundraising e sponsorizzazioni, film commission e città del cinema, gemellaggi, politiche comunitarie e internazionali, statistica e monitoraggio indicatori qualità della vita.
Il nuovo capogruppo
È “giallo”, invece, su chi sarà il nuovo capogruppo di Viterbo2020. L’ingresso in giunta di Martinengo, che si occuperà di ambiente, rifiuti e verde pubblico, lascia scoperta questa casella. I nomi in lizza per sostituirlo alla guida del gruppo consiliare sono quelli di Umberto Di Fusco, Maria Rita De Alexandris e Simone Onofri. I primi due sono già stati eletti consiglieri provinciali, dunque, per evitare di suscitare malumori, è possibile che l’incarico venga affidato a Onofri.
Al momento i frontiniani sono ancora in ritiro nelle campagne di Vetralla, per l’ormai consueta sessione di team building che si tiene dal 2022 ad oggi in questo periodo dell’anno, al ritorno dalle vacanze. Come annunciato dallo staff della prima cittadina, Frontini ufficializzerà le decisioni del rimpasto all’inizio della prossima settimana. Molto probabilmente entro la mattinata di martedì dato che, nel pomeriggio, si terrà il consiglio comunale.
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