Quarantadue anni, sposata, mamma di due figli, romana di nascita e milanese di adozione. È Alessandra Fontana, occhi azzurri e rossetto rosso, una donna che a un certo punto della sua vita ha dovuto “ritrovare il centro” per non cadere nel buco nero della depressione. “Nel 2012 con mio marito ci siamo trasferiti a Milano. Io a Roma avevo un impiego fisso in un centro medico, lui con la sua laurea in ingegneria non riusciva a trovare un’occupazione con un contratto adeguato. – Racconta Alessandra – Quando arriva la proposta di un lavoro qui a Milano, ci trasferimmo senza pensarci due volte”.
Impastare per non pensare
Una sorta di tempesta perfetta, una nuova vita in un’altra città, il lavoro, la solidità economica, un figlio in arrivo e … “Io però non ero felice. Quando nacque il mio primo figlio ricordo queste giornate così piene ma pure tanto vuote. Volevo essere impegnata in qualcosa che non fosse solo l’accudimento di un neonato, ma di contro non potevo trovarmi un lavoro fuori casa perché qui a Milano non avevo nessuno che potesse aiutarmi”. E così, l’illuminazione: mettere le mani in pasta, del resto è risaputo che fare aiuta a non pensare. Alessandra allora inizia ad impastare e lo fa scavando nei ricordi di quando da bambina andava a trovare la nonna materna ad Arce, un piccolo comune della Ciociaria. La nonna faceva le pagnotte di pane, impastava chili e chili di farina “la panificazione è stato il mio primo amore e adesso guardandomi indietro ha rappresentato anche quell’ancora alla quale mi sono aggrappata e che mai più ho lasciato.” Anzi, Alessandra che non ama fare le cose in modo approssimativo, decide di studiare e di perfezionarsi sempre di più e così si affida agl’insegnamenti di Claudio Perrando maestro panificatore italiano che ormai fa corsi tecnici in tutto il mondo.
I primi contenuti sui social e il boom su Instagram grazie ai panettoni
In modo del tutto involontario, Alessandra attorno alle sue produzioni di pane e pizza costruisce un personaggio, il suo. “Ho iniziato a riprendermi mentre impastavo e cuocevo. Ho scoperto questa mia gestualità che nei video esce prepotentemente”. Guarda dritta in camera, infila uno strofinaccio nell’asola della camicia, auricolari nelle orecchie, maneggia arnesi terribili come mannaie affilate e poi inizia la sua danza che sia quella dell’impasto della pizza, della formatura delle pagnotte o della stesura della pasta all’uovo. “Era Natale di circa 5 anni fa e ricordo che caricai, quasi distrattamente, un video in cui preparavo il panettone e a favore di camera travasavo l’impasto da un recipiente all’altro mostrando il velo perfetto della maglia glutinica. Nulla di più normale per me, ma quella trasparenza mi fece andare virale su instagram”.
Parlare di temi sociali attraverso la panificazione
Alessandra è una donna verace, autentica e schietta. Ed è forse per questo che è riuscita, non esattamente in un batter d’occhio sia chiaro ma con la costanza di una manciata di anni, a costruirsi una community solida e molto numerosa. “Non posso certo dire che non mi abbia fatto piacere vedere quel numero che cresceva di qualche migliaio di followers ogni giorno” racconta del suo profilo instagram oggi seguito da quasi 250 mila followers il cui nome, la Salsiccia Ciociara, è un omaggio alle sue origini della provincia di Frosinone. L’intuizione di Alessandra, quella che forse più di ogni altra cosa differenzia il suo profilo da quello dei tantissimi food influencer in circolazione, è che lei ha sfruttato i numeri per andare oltre la panificazione. “Inserisco ingredienti e procedimento nel box di descrizione dei post perché nei video voglio lasciare spazio a riflessioni su temi seri che colpiscono molti di noi, alcuni dei quali mi hanno ferita in adolescenza.” Parla del bullismo del quale è stata vittima poco più che dodicenne, ma anche di razzismo e depressione. Affrontare argomenti duri, farlo mentre si cuoce una pagnotta o si sforna una pizza non vuol dire sminuirne la complessità ma piuttosto tendere una mano a chi in quel momento oltre la ricetta per la focaccia perfetta, vorrebbe altro fosse anche un abbraccio virtuale e la sensazione di non essere solo.
Il successo su TikTok con oltre 2 milioni di follower
“Era il 2022, una persona mi aveva delusa e una mia amica per scrollarmi via quell’amarezza mi disse di aprirmi un profilo anche su TikTok. Qualche giorno prima ero stata da un mio amico, con il padre ci mettemmo a preparare le fettuccine e così, di rientro a casa – racconta Alessandra – feci subito un po’ di pasta fresca e ovviamente registrai un video”. E fu questo che finì subito su TikTok, ma giusto per dar seguito alla richiesta dell’amica non per altro! In verità fu un successo pazzesco, “Mi svegliai il mattino seguente con il telefono che scoppiava di notifiche. Su TikTok ero andata virale con il video in cui tiravo questa sfoglia all’uovo”. Quel contenuto ottenne quattro milioni e mezzo di visualizzazioni e quasi settemila commenti provenienti da utenti da tutto il mondo, motivo per il quale da lì a breve Alessandra decide di editare i video anche in lingua inglese. “Credo che arrivare su TikTok sia stata per me la vera svolta in termini social, perché ho realizzato che potevo arrivare a chiunque con le mie ricette ma anche con tutti gli altri messaggi che trasmetto quando cucino”. Oggi il suo profilo è seguito da due milioni e mezzo di persone.
Corsi e consulenze ma niente adv
Alla domanda se insieme ai numeri e ad una discreta fama sono arrivati anche gl’ingaggi economici, Alessandra risponde senza troppi giri di parole. “Ho aperto la partita iva, ma è stato per via dei corsi e delle consulenze che faccio in qualità di tecnica della panificazione. Grazie ai social ho avviato delle collaborazioni con due belle aziende italiane ma nulla che sia anche solo paragonabile a tutto il mare magnum di adv che vedo sui profili di tanti food influencer”. La schiettezza di Alessandra non fa sconti alla qualità e neanche alla serietà con la quale vuole continuare a comunicare con chi la segue, ci dice infatti che in questi anni le è capitato di rifiutare diverse proposte di sponsorizzazione, l’ultima con un brand italiano di sughi pronti. “Ma ti pare? Faccio la pasta fresca con una farina eccezionale, le uova fresche e poi la vado a condire con quella roba pronta?”. Difficile darle torto effettivamente.
Alessandra comunque è un fiume in piena, ha tante cose da fare tra corsi, consulenze, il suo libro in lingua inglese, i contenuti per i social e poi fra poco sarà di nuovo tempo di panettoni. “Non voglio e non posso fermarmi. Lo faccio per me e per Annamaria e Silvio i miei genitori, li ho persi entrambi nel giro di questi ultimi 10 mesi. Sono certa che non vorrebbero vedermi triste ed io sorrido per loro”.
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