Dopo il “corposo” ciclo di audizioni dei soggetti interessati,
sono state presentate al Senato le proposte di emendamento al
disegno di legge di conversione del Decreto Legge 29 marzo 2024,
n. 39 (Decreto Agevolazioni fiscali in edilizia o Tagli
cessioni), il cui percorso scade il 28 maggio 2024.
Conversione Decreto Legge n. 39/2024: si entra nel vivo
Sono davvero tante le proposte di emendamento arrivate dalle
forze di maggioranza e da quelle di opposizione. Solo all’art. 1
(Modifiche alla disciplina in materia di opzioni per la cessione
dei crediti o per lo sconto in fattura), sono 158 gli emendamenti
molti delle quali sono finalizzati a modificare quanto stabilito (e
tanto contestato) al comma 5 che, nella versione di Palazzo Chigi,
dispone:
Le disposizioni di cui all’articolo 2, commi 2 e 3, del
citato decreto-legge n. 11 del 2023, non si applicano agli
interventi contemplati al comma 2, lettere a), b) e c), primo
periodo, e al comma 3, lettere a) e b), del medesimo articolo 2 per
i quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, non è
stata sostenuta alcuna spesa, documentata da fattura, per lavori
già effettuati.
Una disposizione che modifica il precedente regime di eccezioni
stabilito dal
Decreto-Legge 16 febbraio 2023, n. 11 (Decreto Cessioni),
convertito con modificazioni dalla Legge 11
aprile 2023, n. 38, che consentiva l’utilizzo delle opzioni
alternative (sconto in fattura e cessione del credito) di cui
all’art. 121 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) sia
nel caso di interventi che accedono al superbonus che quelli che
accedono agli altri bonus edilizi ma a determinate condizioni.
Mediante questa modifica (prevista per contrastare il fenomeno
delle CILAS
dormienti ovvero presentate solo per “cristallizzare” la data
di protocollo ma con lavori mai avviati), non sarebbe stata più
sufficiente la CILAS presentata entro il 16 febbraio 2023 per poter
continuare ad utilizzare sconto in fattura e/o cessione del
credito. Ciò che serve, dopo l’entrata in vigore del D.L. n.
39/2024 (30 marzo 2024) è:
- aver ricevuto una fattura relativa a lavori effettuati;
- aver “sostenuto” la spesa di questa fattura.
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