(AGENPARL) – Roma, 7 Maggio 2024
(AGENPARL) – mar 07 maggio 2024 Agrovoltaico: Giambattista Lorusso, presidente Cia-Agricoltori Potenza
Dichiarazione del Presidente Cia-Agricoltori Giambattista Lorusso
“L’introduzione del divieto di installazione di nuovi impianti fotovoltaici
con moduli collocati a terra e di aumento della estensione di quelli già
esistenti, nelle zone classificate come agricole dai piani urbanistici,
fatti salvi gli impianti finanziati nel quadro dell’attuazione del PNRR,
quelli relativi a progetti di agrovoltaico, va nella direzione richiesta
dalla Cia-Agricoltori. La produzione di energia rinnovabile, con piccoli
impianti rivolti innanzitutto a soddisfare le esigenze energetiche
aziendali, non deve in alcun modo compromettere l’attività agricola e
quella multifunzionale delle stesse aziende.
L’agrivoltaico può essere un’interessante soluzione al fine di promuovere
energia pulita nel territorio, un valore riconosciuto anche nel PNRR che
ha destinato all’agrivoltaico una buona quota di risorse ben 1,1 miliardi
di euro al fine di aumentarne la capacità produttiva. La volontà degli
agricoltori a dare il proprio contributo nella produzione di energia pulita
è testimoniata dall’*adesione delle aziende agricole al secondo bando
‘Parco Agrisolare’*, con oltre 20 mila domande presentate, *confermando
l’attenzione e l’impegno del comparto verso la transizione ecologica* e il
senso di responsabilità degli agricoltori rispetto alla *tutela* e alla
*salvaguardia* *dell’ambiente. *
Oggi *molte aziende assegnatarie del primo bando hanno già realizzato gli
impianti, in attesa di ricevere il contributo del Pnrr,* mentre *Gse sta
proseguendo l’analisi delle pratiche presentate nel secondo bando che
dovrebbero essere evase entro la primavera* *per* consentire alle imprese
agricole di *realizzare gli impianti e di ridurre i costi di produzione.*
*Con le risorse aggiuntive* pari a *800 milioni,* provenienti sempre dal
Pnrr, *Cia auspica, adesso, che tutte le pratiche ammesse a contributo,
possano essere finanziate.* Continuiamo a *lavorare in sinergia con le
istituzioni perché strumenti e risorse siano davvero armonizzati
nell’interesse delle imprese agricole *e agroindustriali *pronte a cogliere
la sfida delle rinnovabili per essere* sempre più green e innovative, ma
soprattutto *competitive in modo sostenibile dal punto di vista
economico.*Contro
il caro-energia che incide pesantemente sui costi aziendali in definitiva
gli agricoltori lucani non rinunciano certo a dare il loro contributo alla
transizione verde ed energetica e a concorrere alla riduzione della
dipendenza dall’estero. La proposta: far diventare gli agricoltori
“produttori di energia alternativa”, attraverso la realizzazione di
mini-impianti (eolici, fotovoltaici, biomasse, idroelettrici, da processi
agronomici) innanzitutto per l’auto-approvvigionamento delle aziende
agricole resta la nostra missione. Con circa 345.000 ettari di superficie
boscata, la Basilicata rappresenta un’opportunità per le biomasse legnose
(legna da ardere; pellet, vale a dire segatura compressa; cippato,
scagliette di legno) che sono la prima fonte di energia rinnovabile in
Italia, pari al 34%: seguono l’idroelettrico (18%), le pompe di calore
(12%), il fotovoltaico (9,5%) e l’eolico (6,7%). L’obiettivo centrale per
la Cia lucana è l’istituzione del Distretto regionale agro-energetico per
rendere competitive e a maggiore redditività il sistema delle Pmi, specie
quelle agricole.
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